Se sei atterrato qui, sarai di certo curioso di approfondire questo articolo.
Ti starai domandando… "quali sono i cinque errori che non devo commettere?", "Esiste un segreto per catturare l'attenzione del pubblico? E se sì, quale?!", "Che parola si cela dietro alla censura dell'immagine?".
Ma soprattutto: "perché mai ho già letto oltre tre righe di questo articolo e ancora non ho ottenuto nessuna delle risposte che cercavo ma solo collezionato più domande?!"
Il mistero ha davvero un grande impatto su di noi.
È un elemento estremamente attraente per la mente umana. È il mistero a dare un potere di persuasione elevato a serie tv, film e storie d'amore. È il mistero a eccitare i bambini la mattina di Natale. È il mistero ad accendere il desiderio di conoscere l’esito di un romanzo.
Ed il mistero può rivelarsi uno strumento di marketing molto potente per destare curiosità e generare hype attorno alla tua offerta.
Per esempio, io ammetto di aver sfruttato questo potente trigger di marketing per farti arrivare fin qui con la lettura.
Scusa, non lo faccio più 🙏
Ok, ma andiamo al sodo.
Ladies and Gentlemen, l'argomento di oggi è proprio il mistero. Diamo il giusto spazio alla campagna teaser!
Rispetto ad altri articoli sul tema presenti in rete, questo vuol essere un po’ più pratico.
Sostanzialmente, voglio affrontare con te il tema della pubblicità cosiddetta "sospesa" per:
Offrirti degli strumenti concreti al fine di evitare di disperdere il tuo investimento;
Dotarti di un mindset infinito, volto a realizzare un obiettivo più grande, che non si limita a investire in visibilità per battere la concorrenza, ma che punta a regalare un plus duraturo alle persone a cui il tuo prodotto o servizio si rivolge, e quindi renderti la scelta numero 1;
Sapere la tua opinione sul tema (possiamo parlarne one to one qui quando vuoi).
Pronto?! Bene partiamo! 🚀
Partiamo dal perché.
Il motivo per cui dovresti includere le campagne teaser nel tuo piano di marketing è molto semplice: oggi attirare l'attenzione delle persone in un mondo sempre più distratto e competitivo, è molto difficile. Nessuno vuole che gli si venda qualcosa, quanto piuttosto che lo si includa in un progetto più grande (approfondisco il tema in questo articolo).
La gente vuole appartenere, sentirsi parte di un élite, di un gioco, vuol essere intrattenuta ed essere libera di scegliere attivamente in quale iniziativa essere coinvolta.
La campagna teaser è lo strumento principe per rendere attivo lo spettatore mediante il trigger della curiosità, specie in fase di lancio di un prodotto, un progetto o un servizio.
Una vera chicca: tu crei un gioco di allusioni promuovendo a puntate il tuo brand, senza rivelare più informazioni del necessario, e il tuo pubblico si incuriosisce e ti segue.
Quindi per creare mistero e catturare il tuo pubblico, non serve che progettare una teaser e... BOOM💥, il gioco è fatto.
Sembra semplice vero? Però, mmh. non è propriamente così.
Campagna Teaser: o la va o la spacca!
Trattandosi di un'iniziativa di Marketing che prevede una comunicazione pubblicitaria misteriosa, che non esplicita il brand che l’ha prodotta o l’oggetto da promuovere, il rischio che corri a progettarne una, è proprio di vanificare lo sforzo economico commettendo alcuni errori madornali.
Immaginati una teaser programmata a puntate, che prevede quattro uscite, tre di queste anonime per destare curiosità.
Niente brand, niente prodotto, solo indizi vaghi e misteriosi.
In quali possibili scenari potresti incorrere a seguito del lancio?
Scenario numero 1: la botta di c...uriosità clamorosa!
Becchi il messaggio giusto, il tuo pubblico non sta nella pelle, vuole capire il perché dietro alla pubblicità, memorizza ogni parola e ti segue con attenzione dall’inizio alla fine.
Sei ufficialmente il Re indiscusso delle teasing.
Chapeau! 🎩
Scenario numero 2: la vita vera.
Le persone sono troppo impegnate e ignorano il tuo messaggio, non capiscono di cosa si tratta o non associano affatto il tuo brand all'iniziativa e questo ti fa bruciare almeno il 75% dell’investimento.
Per evitare che accada, è necessario progettare la tua campagna teaser partendo proprio dalla vita vera, dallo studio del tuo target e degli interessi, dei bisogni e delle paure che guidano le persone che ne fanno parte.
Bisogna mettere al centro la persona, non il prodotto. Una volta focus sull'obiettivo, serve evitare di commettere questi 5 errori comuni:
1. Rivelare tutto troppo presto
La campagna teaser serve a stuzzicare la curiosità e ad aumentare la sete degli spettatori di saperne di più.
Non farti prendere dalla fretta di rivelare troppe informazioni sulla tua azienda troppo presto... o rischi l'effetto... "So' Lillo!".
Devi essere imprevedibile. Se c'è una cosa che la gente ama tanto quanto un mistero, è una sorpresa!
2. Snaturarsi e forzare la mano
Attivare un'iniziativa creativa che utilizza tone of voice o codici comunicativi troppo distanti dal tuo brand, ti porta a commettere un errore che ti costa doppio:
Il tuo pubblico farà davvero fatica ad associare l'iniziativa alla tua personalità;
Risulteresti essere camaleontico, un'identità nebulosa, che cambia in base alle circostanze.
La coerenza è tutto. Deludi il tuo pubblico e potrai dire addio all'idea di avere un ritorno significativo sull'investimento e salutare per sempre la fiducia che le persone hanno riposto in te.
3. Dimenticare di progettare una struttura di follow-up omnichannel
Per ottimizzare il rendimento della tua campagna è necessario lavorare di creatività quanto di struttura.
Se il tuo pubblico si incuriosisce a tal punto da essere disposto a condividere con te un contatto, uno share social o un dato significativo, allora perché non guidarlo nell'azione?
Prevedi un hashtag dedicato per portare avanti un racconto social tanto branded quanto user-generated, o utilizza un QR code nella una campagna offline per traghettare le persone su una landing page con form di contatto dove instaurare un dialogo one-to-one parallelo e altrettanto misterioso sulle novità in programma.
4. Non offrire incentivi e premi a chi partecipa
Vuoi un pubblico coinvolto? Ripaga la sua attenzione. Non farlo sarebbe un grande errore e abbasserebbe di molto l'engagement rate.
Per tutti coloro che effettuano un'azione importante per te, prevedi un premio (uno sconto, un omaggio o un'esperienza esclusiva in anteprima).
Com'è che dicevano i latini?! Do ut des.
Quanto più farai sentire le persone importanti, tanto più riceverai la loro fedeltà, la loro stima e verrai ricordato!
5. Dichiarare ad ogni puntata l'intenzione di vendita
Stop con l'atteggiamento pushing. Adotta un mindset infinito, orientato alla crescita costante.
Non fare pubblicità per vendere, ma per raccontare la tua storia. Pensa alla tua azienda come ad un prodotto Netflix: l'obiettivo è far innamorare del tuo mondo, generare suspense e lasciare l'amaro in bocca quando la tua campagna teasing è volta al termine.
I vantaggi che derivano da questa forma di comunicazione riguardano soprattutto le associazioni mentali nei confronti della marca e la generazione spontanea di passaparola e condivisione.
Segui questi consigli pratici e vedrai che andrai alla grande.
In fondo, non sono che frutto di test fatti su campo più e più volte.
Vuoi ancora un esempio? Ti lascio con la Campagna Teaser che insieme al team marketing Veradea abbiamo progettato in occasione del lancio del nuovo cuscino Veradea Unico.
Spero ti sia utile. E se non lo è: Contagiamoci!
Tu potresti essere utile a me 💪
...Comunque se invece sei atterrato da LinkedIn e ti stessi chiedendo come mai ad un certo punto ho smesso di guardare fuori dalla finestra, è perché almeno uno di questi errori c’è stato.
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