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Arianna e il suo fil rouge, la lezione di Digital Marketing dal passato

Aggiornamento: 31 gen


In tempi remoti in cui blog, libri e giornali non esistevano e l'unica fonte d'informazione disponibile era la tradizione orale, i miti, ovvero tutti quei racconti di avventure e imprese di guerra di uomini straordinari, ricoprivano un'importante funzione formativa.


Oggi che invece disponiamo di innumerevoli canali di informazione e viviamo in un mondo evoluto, digitalizzato e iperconnesso su scala globale, i miti sembrano non avere più alcun valore, se non quello di servire da intrattenimento. In un presente in cui gli Dei siamo noi, perché abbiamo il potere di realizzare qualunque business online senza grandi sforzi, apprendere lezioni dai grandi eroi del passato sembra del tutto superfluo.


Ma è davvero così? Tutto il contrario!


Esistono storie della mitologia greca che sono pregne di insegnamenti di Digital Marketing e che, se lette nella giusta chiave, aiutano a migliorare le performance della propria strategia.

Prendiamo come esempio il Mito di Arianna, la nota vicenda della giovane donna che con il suo filo rosso seppe condurre l'amato Teseo verso l'uscita del Labirinto dove viveva il temuto Minotauro.


Nonostante sia difficile da cogliere con una veloce prima lettura, questo racconto racchiude una delle tante morali di cui ogni Marketer dovrebbe far tesoro. In questo specifico caso, l'insegnamento è: ricordati di impostare i parametri UTM prima di dare traffico in pasto al tuo sito.


Ok, se ora la tua reazione è pressappoco questa...

Don't panic!

Dal momento che i miti ormai sono forma di intrattenimento e che il mio obiettivo con questo blog è raccontare cose complesse, in modo semplice e divertente, svolgerò con te un esercizio facile facile: ripercorreremo insieme il mito di Arianna, rielaborandolo in chiave moderna e adoperando termini che ci sono più familiari.


L'obiettivo di questo esercizio è duplice, vale a dire comprendere:


Prima di cominciare, una Leggenda...

Ok, ora che abbiamo chiarito tutti gli aspetti, possiamo dar via al racconto.


Arianna e quel filo rosso che tracciava gli accessi al Labirinto


Si narra che tempo fa un giovane di nome Teseo che si aggirava nei pressi di un canale, vide in lontananza un gruppo di persone, sette fanciulli e sette fanciulle pronti a partire per un journey.

- "Chi è quella gente?", chiese a un internauta; - "Quei giovani sono utenti. Verranno inseriti in un Labirinto e dati in pasto a Minotauro.gr " rispose l'uomo.

Interessatosi profondamente al loro journey e catturato dall'idea di Minotauro.gr, Teseo decise di salpare con loro.


Dopo molte ore di navigazione, insieme al cluster di quattordici giovani fece accesso nella Home del Re Minosse, che del Labirinto possedeva il Dominio. Fu in quella occasione che Teseo incontrò Arianna, parte del Team di Minosse, la quale venuta a conoscenza dell'impresa del giovane, e follemente innamorata di lui e del suo valore, pensò di tracciarlo. Di fatti la notte prima che questi entrasse nel Labirinto, si avvicinò e gli affidò un parametro UTM:

Poi, con le migliori tattiche di persuasione di cui solo chi opera nel marketing conosce i segreti, gli disse:

"Quando entrerai nel Labirinto, lo trascinerai via via che proseguirai nei corridoi bui. Questo UTM traccerà il tuo percorso, evidenziando ogni parte del Labirinto che visiterai e, ne sono sicura, consentirà in futuro di migliorare l'esperienza al suo interno, tramutandola da disavventura a user experience piacevole e in linea con le tue esigenze".

All’alba del giorno seguente, Teseo visitò il Labirinto, in lungo e in largo, facendo quanto immaginato da Arianna.


Ne uscì dal journey vincitore. Soddisfatto della sua impresa e innamorato a sua volta di Arianna.


La Morale del mito


Come vedi, il mito di Arianna nasconde un grande insegnamento sull'importanza del tracciamento, validissimo strumento per l'analisi dei comportamenti dell'utente. Vediamo ora insieme nel dettaglio cosa è davvero un UTM e perché impostarlo è fondamentale per ottimizzare la tua strategia di digital marketing.


Cos'è l'UTM: Il filo rosso che dovresti affidare ad ogni tuo user

In sostanza, si tratta di attributi da aggiungere agli URLs di destinazione delle tue campagne di marketing che inviano traffico ad un sito web.

Sono utilissimi per analizzare le sorgenti di traffico e gli andamenti delle campagne di marketing. Di fatti l'UTM è un semplice codice che puoi allegare a un URL per permettere a Google Analytics di dirti da dove provengono gli utenti del tuo sito, quale campagna li ha indirizzati lì e fino a che step del tuo funnel si sono spinti.


Le cinque categorie di UTM in cui è possibile segmentare un url sono:

  • utm_source= identifica il sito da cui proviene il traffico ed è un parametro obbligatorio;

  • utm_medium= identifica il mezzo, cioè se la campagna è cpc, email marketing, social ecc.

  • utm_campaign= coincide con il nome che darai alla tua campagna (es. Halloween 2021);

  • utm_content= Serve per indicare la tipologia di contenuto che ha generato il traffico, ad esempio un pdf, un video o un semplice contenuto testuale.

  • utm_term= si usa per elencare i termini utilizzati in una campagna a pagamento.

Lo puoi creare in autonomia da questo tool di Google per poi copiarlo e incollarlo come url di destinazione nelle tue campagne (siano esse campagne FB, Google, di Email Marketing, Criteo, Awin, etc).


Inoltre i parametri UTM sono utili per etichettare gli utenti in base alla loro tipologia, ti consentono di capire per ogni utente, se questi appartiene a un pubblico caldo o freddo - informazione definita in base a come deciderai di organizzare i parametri term - e tante info extra che ti consentiranno di customizzare la sua esperienza sul tuo sito sulla base dei suoi reali need.


Una volta settati, gli UTM saranno visibili sotto la voce "Campagne" di Google Analytics e aggiorneranno i dati relativi all'utente, ogni volta che quest'ultimo ci cliccherà sopra.


Perché gli UTM non possono mancare nella tua strategia

Il monitoraggio dei dati è oggi fondamentale per ogni attività di marketing e comunicazione, collezionare dettagliate informazioni relative alle operazioni in corso ti permette di avere sempre chiare sia le performance delle tattiche utilizzate, che la risposta del pubblico target.


A volte, può succedere che Analytics non capisca bene qual è il mezzo di provenienza e che dirotti parte del traffico social o cpc all’interno del calderone “Direct”. Insomma che faccia perdere gli utenti nel grande Labirinto.


Gli UTM invece, danno un segnale chiaro ad Analytics e ti consentono di poter identificare in maniera esatta le origini del traffico e anche di definire manualmente i canali di acquisizione.


Immagina quindi di avere tanti Teseo nel tuo labirinto e di avere un filo per ognuno di loro che ti permette di tracciare il loro percorso. L'UTM è lo strumento ideale che ti consentirà di collezionare importantissime informazioni sul tuo traffico e di poterlo segmentare per canale, tipologia di ads, creatività. Il solo strumento che ti permetterà di conoscere per ogni singola tattica il reale ROI.


Mica male, vero?!



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